Lavorare in Giappone

Qual’è la via più semplice per lavorare in Giappone? Sposatevi una giapponese!
Problemi di lavoro non ne avrete sicuramente, ma senza dubbio ne otterrete tanti altri 😉

Ricordo tempo fa di aver letto un articolo molto divertente su internet di un ragazzo che accostava le ragazze giapponesi ai Gremlins: prima del matrimonio dolci, carine e affettuose, dopo il matrimonio si trasformavano in terribili rompiscatole (nel film, i simpaticissimi pupazzetti chiamati Mogwai, quando mangiavano dopo mezzanotte si trasformavano in Gremlins, cattivissimi esseri). Ovviamente senza offesa si fa per scherzare e poi qualcuno mi fa notare che non cambia la storia a seconda della nazionalità … (!)
Comunque devo ammettere che con Hiromi non c’è stato assolutamente questo problema di ambiguità prima e dopo matrimonio. Ho capito perfettamente, dal primo giorno che l’ho conosciuta, a cosa andavo incontro …. (sigh!)

Se non volete fare questo genere di “esperimenti” allora le cose si complicano enormemente. Avere un permesso per lavorare in Giappone non è semplice.

All’epoca le avevo davvero provate tutte ma purtroppo per avere un visto di lavoro devi possedere un curriculum molto interessante per qualche ditta che risiede in Giappone. Scordatevi di andarci con un permesso turistico (dura tre mesi) e pensare una volta che ci siete di cambiarlo con uno di lavoro. Purtroppo il permesso dovete ottenerlo qui in Italia, e per averlo dovete dimostrare che un’ azienda residente in Giappone ha bisogno di voi.

Tanti mi chiedono, ma tu come hai fatto a lavorare in Giappone??? Come ho scritto sopra, perché ho deciso di sposarmi un Greml… ops… volevo dire perché mi sono sposato con Hiromi!

Alcuni stati (America, Germania, ecc..) hanno la possibilità, tramite un visto da studente, di avere un lavoro part-time. Quando ci dovevo andare io per gli italiani non si poteva, non so sinceramente se ora è cambiato qualcosa. Oltretutto ricordate che dovete essere anche residenti, per intenderci dovete avere un documento d’identità giapponese.
Se non sbaglio ci sono anche le borse di studio per universitari, ma devo ammettere che non ne so assolutamente nulla.

Siete specializzati in qualche settore? Esempio ottimi programmatori con esperienza? In questo caso avete delle buone possibilità di trovare una azienda interessata a voi, ma attenzione l’inglese può non bastare se l’azienda è giapponese (ci sono molte ditte straniere, soprattutto a Tokyo). Mandate in ogni caso flotte di curriculum, magari tradotto anche in giapponese.

Se invece siete solo in cerca di una avventura per farvi una bella esperienza nel paese del sol levante diventa tutto molto complicato. Il consiglio è di mettere via qualche soldino e farvi una bella vacanza senza troppe complicazioni. Per dovere di cronaca devo ammettere che ho incontrato stranieri che lavoravano abusivamente con un permesso turistico, lo sconsiglio perché sulle regole i giapponesi sono rigidissimi, quando vi espellono per una irregolarità di questo genere, in Giappone non ci rientri più per tantissimo tempo. In ogni caso se volete rischiare non dovete superare i 90 giorni che vi concede il permesso turistico, altrimenti vi cacciate davvero nei guai.
C’erano persone che andavano avanti indietro dalla Corea in modo che il permesso si rinnovasse per altri 90 giorni, ma attenzione di non esagerare, lo sanno benissimo che ci sono situazioni di questo tipo e dopo due o tre volte rischiate che non vi fanno più rientrare.
In ogni caso il lavoro si trova? Da abusivo non so, possibile che vi fanno storie, ma credo non dovreste avere grandi difficoltà nel lavorare in un ristorante italiano.

Abusivismo escluso, devo dire che queste sono informazioni relative alla mia esperienza di qualche anno fa. E’ possibile che siano cambiati alcuni accordi internazionali. Il modo migliore per saperlo è recarvi all’ambasciata giapponese per avere informazioni più dettagliate (anche sulle borse di studio).

Nel link seguente la mia prima esperienza lavorativa in Giappone… da non perdere! Vita in un ristorante giapponese

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13 risposte a Lavorare in Giappone

  1. Valerio ha detto:

    we!!!!ma che abbiamo ripreso a scrivere????? é ritornata la vena artistica??? ora mi vado a leggere i tuoi nuovi post!!!! lavorare in Giappone??? la Porchetta ci aspetta!!!!ma hai imparato a condire bene l’insalata e salutare bene gli ospiti con l’inchino e la mitica parola “hirasshaimase”???
    un abbraccio e un bacione ad Hiromisan

    • Teo ha detto:

      oh grande vale!!
      tu si che hai esperienza!!
      dovresti raccontarcela eh eh

      come state???

      domani ti chiamo compagno di mille disavventure !! 🙂

      ps: la vena non c’è anzi scrivo delle grandi boiate, però almeno ho voglia di farlo;)

  2. Tommaso ha detto:

    Ciao,
    in passato leggevo sempre il tuo blog, anche se credo di non aver mai commentato. Scrivo solo per ringraziarti di aver ripreso a scrivere e per dirti che ti ammiro per quanto scritto nei commenti al post sul tentato furto al negozio giapponese (mi riferisco al fatto di provare a migliorare l’Italia “dall’interno” :D)

    • Teo ha detto:

      Grazie Tommaso per aver commentato!
      Ma va, che dici non esagerare. Ho cercato solo di essere un po’ più positivo, anche se lo penso veramente che noi tutti dobbiamo fare qualcosa perchè se aspettiamo quelli sopra noi c’è poco da sperare….

  3. Pierluca ha detto:

    Ciao ma vivi ancora in giappone ?
    Stavo pensando di trasferirmi in cerca di lavoro ma vedo che è molto difficile…

  4. Roby ha detto:

    ho lavorato 2 anni in giappone, credetemi e’ meglio che state qua, io sono scappato per lo stress stavo per prendere a pugni tutti.

  5. Teo ha detto:

    Effettivamente non è molto semplice lavorare in Giappone, sia nel riuscire ad avere un permesso per farlo, sia successivamente nel riuscire a resistere nell’ambiente lavorativo giapponese, le differenze sono davvero tante rispetto a noi.

  6. Pingback: Vita in un ristorante giapponese « Teo… BANZAI!

  7. antonio ha detto:

    ciao…volevo un’informazione….io stò per partire per il giappone,mi assumono e mi fanno il visto.quello che mi chiedevo è: se per caso non mi piace il lavoro e voglio cambiarlo perdo anche il diritto al visto? oppure ormai è fatto…..

  8. antonio ha detto:

    ciao…volevo un’informazione….io stò per partire per il giappone,mi assumono e mi fanno il visto.quello che mi chiedevo è: se per caso non mi piace il lavoro e voglio cambiarlo perdo anche il diritto al visto? oppure ormai è fatto…..

    • Max Puliero ha detto:

      dipende dal visto. Se lavori epr conto di una dita italiana con sede in giappone e il visto e` relegato all’azienda allora sei spacciato.

      Se il visto invece te lo da una ditta giapponese e ti offre un contratto a tempo indeterminato NON DI CONSULENZA allora puoi anche permetterti di cercarti un altro lavoro nel sol levante.

      ciao

  9. autoscuolanepesina ha detto:

    ciao matteo grazie delle dritte

  10. Alessio ha detto:

    Ciao,
    Io ho scelto la prima opzione, cioè ho sposato una grem… ehm… una ragazza giapponese 🙂
    Potresti darmi delle dritte per quanto riguarda la ricerca di lavoro?
    Premetto che lavoro nel mondo dell’informatica il quale non mi sembra totalmente in crisi.
    Il visto lo richiedo prima o dopo aver trovato il lavoro?
    E’ complicato otttenere il visto “matrimoniale” (o “per motivi familiari”)?

    Grazie di tutto
    Ciao
    Alessio

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